Compito per le vacanze by Marta Palai

Compito per le vacanze by Marta Palai

autore:Marta Palai [Palai, Marta]
La lingua: eng
Format: epub
Tags: Compito per le vacanze;Marta Palai;Minerva;vittima;romanzo;assassino
editore: Minerva
pubblicato: 2018-04-06T13:42:25+00:00


CAPITOLO 7

Wright bussò.

Dopo qualche istante una donna magra, dai capelli biondo cenere raccolti in una crocchia, aprì loro. Era vestita con un completo di tweed vecchio e consunto. Li fissò in modo interrogativo e sospettoso con i suoi occhi azzurri.

«Mrs. Green?»

«Sì, in persona. Venite a proposito della morte di mrs. Fernandez, vero?»

«Infatti, signora.»

Penetrarono nel modesto salotto dell’appartamento del terzo piano. I locali erano polverosi, le poltrone malandate. Al centro della stanza troneggiava un tavolo di legno grezzo coperto da una grande tovaglia di stoffa multicolore.

«Io personalmente, signori, non ho niente da aggiungere su questa triste vicenda. Intrattenevo rapporti di amicizia con la mia coinquilina e sua zia, sono anche scesa spesso a prendere il tè da loro. Una persona squisita, veramente deliziosa, molto gentile e disponibile malgrado i gravi problemi di salute. Ricordo che apprezzava particolarmente le scatole di praline che le regalavo.»

“Un po’ troppo imparato a memoria per essere vero, il suo discorso” pensò James.

«Quando le ha regalato dei cioccolatini per l’ultima volta? Dove li comprava?»

«Credo, ma non posso garantirle, di avergliene comprati una settimana prima della sua morte. Li compravo nella pasticceria Willow Tree di Borough Road, all’angolo della nostra via.»

A questo punto, credo di dover precisare ai miei lettori che lo spietato criminale non è il folle proprietario della pasticceria di Borough Road, poiché l’ho menzionata fin troppo spesso. Non vorrei che il mio pubblico ne deduca che tutto ciò che vende il pasticciere sia pieno di stricnina e che tutti i sospetti, comprando lì praline, pane e pasticcini, si siano resi complici involontari di uno schizofrenico psicopatico. E, no, mr. Andrew Parker non è morto per un attacco cardiaco dovuto all’ingerimento di quelle dannatissime praline alla mandorla; cosiccome mrs. Bassington e la sua cara amica, mrs. Adams, non sono decedute nella suddetta pasticceria il 4 aprile.

Riconosco, tuttavia, che una tale soluzione sarebbe stata molto ingegnosa, anche se veramente poco plausibile. Ho usato la stessa pasticceria per una ragione molto semplice: poiché Parker e mrs. Green abitano nello stesso palazzo, mi sembrava naturale e abbastanza realistico che entrambi frequentassero la medesima panetteria all’angolo della loro via. Invece, per quanto riguarda mrs. Bassington, non avevo semplicemente voglia di trovare un altro nome possibile che potesse adattarsi a una pasticceria e di impazzire per ricordare la via nella quale l’avevo collocata.

Mi scuso in anticipo con il gentile pubblico per il disturbo causato dalla mia palese pigrizia. Continuo con l’interrogatorio.

«Sa se qualcuno doveva venire a far visita alla defunta quel giorno, il 4 aprile?»

«Ho sentito effettivamente la porta d’entrata aprirsi e chiudersi piu volte quel giorno. Quando sono scesa verso le dieci ho anche incontrato, se non mi sbaglio, miss Hunt che usciva in città. Quando sono tornata dal mio parrucchiere di York Street, ho incrociato una signora molto elegante, truccata, dall’ampio cappello verde, che usciva dalla porta d’ingresso.»

«Dove si trovava lei tra le tre e le sei del 4 aprile?»

«Come le ho detto prima, sono andata con il taxi dal mio parrucchiere alle 14.20. Sono tornata a casa con lo stesso mezzo verso le 15.



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